Misura che drena liquidità a imprese già in difficoltà finanziaria a causa dei ritardi dei ristori per il caro materiali
“La proroga dell’applicazione dello split payment è una doccia fredda che peserà sulla situazione finanziaria delle imprese di costruzioni, già alle prese con gravi problemi di liquidità dovuti ai ritardi nell’erogazione delle compensazioni per il caro materiali”.
È il commento della Presidente dell’Ance, Federica Brancaccio, alla nota diffusa ieri dal Mef, in cui si annuncia il rinnovo da parte degli organismi Ue dell'autorizzazione ad applicare la scissione dei pagamenti dell'Iva (split payment), in scadenza il 30 giugno 2023.
“Come sosteniamo da tempo, la misura, nata con l’intento di combattere l’evasione Iva, dovrebbe essere ormai del tutto inutile vista l’introduzione della fatturazione elettronica, che ha permesso allo Stato di recuperare gettito Iva”, continua la Presidente dei costruttori.
“Se togliamo altra liquidità alle imprese che hanno il difficile e fondamentale compito di realizzare i lavori del Pnrr e non solo rischiamo di mettere a repentaglio centinaia di opere”. “Una scelta paradossale conclude Brancaccio e che “appare in netta contraddizione con un fisco amico, principio previsto dalla annunciata riforma fiscale”.