Il Consigliere CNI è intervenuto all’audizione presso la Commissione Ambiente del Senato sul tema del Codice dei Contratti.
“Il testo, da un punto di vista normativo, è ben congegnato ma alcuni articoli vanno rivisti perché sono portatori di problematiche serie per i liberi professionisti”. Così Sandro Catta, Consigliere Nazionale, intervenuto in rappresentanza del CNI all’audizione presso l’8a Commissione Ambiente del Senato dedicata al testo del Codice dei Contratti che ha visto la partecipazione della Rete Professioni Tecniche.
“Il subappalto delle prestazioni dei professionisti – ha detto Catta - tende a favorire le grandi imprese. Soprattutto in relazione all’appalto integrato, il progettista si trasforma praticamente in un dipendente delle grandi società. Gli stessi requisiti molto restrittivi, che prendono in considerazione l’ultimo anno di fatturato, limitano notevolmente la platea dei liberi professionisti che possono accedere alle attività di progettazione. Ancora una volta si favoriscono le grandi imprese che dall’alto dei loro fatturati hanno la possibilità di acquisire le progettazioni per poi affidarle in subappalto ai professionisti. Tutto questo si configura come una forte penalizzazione per la libera professione”