“Al momento attuale sono previste numerose tipologie di bonus edilizi. Una situazione complessa che ci proponiamo di semplificare, avendo come stella polare il concetto di efficientamento energetico”. Così il Vice Ministro dell’Economia Maurizio Leo, intervenuto alla presentazione del rapporto del Censis “Ecobonus e Superbonus per la transizione energetica del Paese”, realizzato in collaborazione con Harley&Dikkinson e la Filiera delle Costruzioni. Il Vice Ministro ha così proseguito: “Come fare per realizzare questo obiettivo? Intanto occorre gestire la situazione presente, considerando l’impatto dei bonus sui conti pubblici e le varie criticità emerse. Il 110% va mantenuto per i condomini a patto che ci sia la delibera condominiale e le Cilas entro il 25 novembre. Per quanto riguarda le villette, il Governo ha previsto delle limitazioni legate al reddito e alle situazioni delle singole famiglie. Inoltre bisogna risolvere la questione dei crediti bloccati. Una delle ipotesi è quella di utilizzare una parte dei crediti per i pagamenti degli F24 relativi ai debiti tributari. Poi c’è da decidere cosa fare nel lungo periodo. La soglia al 90% deve essere la via maestra. Inoltre, a partire dal 2024 bisogna arrivare ad una razionalizzazione dei vari bonus, possibilmente immaginando una misura unificata finalizzata all’efficientamento energetico, da mettere in relazione anche ad una risistemazione dell’imposizione fiscale sulla casa”.
Il dibattito, coordinato dal Direttore Generale del Censis Massimiliano Valerii, è stato preceduto dalla presentazione del rapporto da parte di Andrea Toma, Responsabile dell’Area Economia, Lavoro, Territorio dello stesso Censis, i cui dettagli si possono leggere nell’articolo pubblicato a fianco. Tra gli interventi a commento dei risultati del rapporto quello di Armando Zambrano, Presidente del CNI e Coordinatore della RPT. “E’ sbagliato dire che il Superbonus è un provvedimento a favore dei ricchi – ha rilevato -. Al contrario, serve proprio a dare una mano a chi non ha le sufficienti risorse economiche e che, in mancanza di incentivi, non potrebbe provvedere autonomamente al miglioramento dell’efficienza energetica del proprio immobile. Nel recente passato sono stati prodotti diversi studi sul Superbonus, uno dei quali a cura del Centro Studi del CNI, che avevano ampiamente anticipato ed attestato il ruolo decisivo avuto dai bonus edilizi per il rilancio economico del Paese. Abbiamo chiesto al Censis di approfondire il tema, in modo da avere un parere terzo. I dati ci dicono che è assurdo sostenere che il Superbonus rappresenti un buco di bilancio. L’iniziativa del Governo un po’ ci ha spiazzato con le recenti limitazioni ai bonus. Va detto che oggi il Vice Ministro Leo si è mostrato ragionevole. Giudichiamo positivamente la stabilizzazione delle norme. Occorre ricordarsi, però, di continuare a spingere il Sisma bonus perché ancora largamente sotto utilizzato. Dobbiamo lavorare per rendere strutturale questi provvedimenti. A questo proposito, sarebbe necessario istituire un Tavolo col Governo, innanzitutto per eliminare le diffidenze nei confronti di questo tipo di provvedimenti”.
In favore dei bonus edilizi si sono espressi anche Ilaria Bertini (Direttrice del Dipartimento Unità Efficienza Energetica dell’Enea), Stefano Crestini (Presidente Anaepa Confartigianato Edilizia) e Enzo Ponzio (Presidente CNA Costruzioni). Alessandro Ponti (Amministratore Delegato di Harley&Dikkinson) ha sottolineato come il Superbonus sia un provvedimento esportabile all’estero e che paesi come Cile e Malta stanno valutandone l’applicazione. Marco Ribaldone (Presidente Assocond-Conafi) ha lamentato il fatto che i condomini non vengano mai presi in considerazione ed occorre tenere conto della loro percezione, secondo la quale il Superbonus è stato cancellato. Stefano Betti (Vice Presidente ANCE), infine, ha sottolineato che i bonus edilizi non vanno considerati delle elargizioni alle imprese ma semmai un aiuto ai cittadini che arriva attraverso le imprese.