Secondo le stime dell’Istat , ad ottobre l’indice alla produzione industriale destagionalizzato è calato dello 0,6%. Per indice destagionalizzato si intende un parametro statistico che viene preso nel suo dato puro, scevro, dunque, da qualsiasi tipologia di fluttuazione stagionale.
Dai dati Istat resi noti emerge anche che, se invece si considera la media della produzione industriale relativamente al trimestre agosto-ottobre, il livello aggregato di produttività cresce dello 0,6% rispetto al trimestre precedente.
Nella nota dell’Ist i tuto, si può notare come, sempre al netto degli effetti stagionali , a ottobre 2021 la produzione aumenta su base annua del 2,0% (i giorni lavorativi di calendario sono stati 21 contro i 22 di ottobre 2020). I maggiori incrementi tendenziali si registrano per i beni intermedi (+3,4%), i beni di consumo (+2,7%) e l’energia (+1,8%), mentre diminuiscono lievemente i beni strumentali (-0,1%).
I settori economici dove vengono evidenziati gli incrementi tendenziali maggiori sono la fabbricazione di coke e prodotti petroliferi raffinati (+20,4%), l’industria del legno, della carta e stampa e le industrie alimentari, bevande e tabacco (+5,6% per entrambi i settori) e la fabbricazione di macchinari e attrezzature n.c.a. (+5,0%). Flessioni tendenziali si registrano, invece, nella fabbricazione di mezzi di trasporto (-13,2%), nelle attività estrattive (-7,5%), nella fabbricazione di computer e prodotti di elettronica (-4,9%) e nelle altre industrie manifatturiere (-1,9%).
Nel mese di o ttobre, si legge nel commento a margine dell’I stat , la produzione industriale fa notare una diminuzione più che altro congiunturale, ma resta positivo il confronto con il valore di febbraio 2020, mese antecedente l’inizio dell’emergenza sanitaria.