Si è tenuta oggi l’audizione del Consiglio Nazionale Ingegneri dinanzi alla 10a Commissione Industria del Senato - presieduta per la seduta dal Sen. Stefano Collina – sulla normativa concernente la capienza dei locali da intrattenimento.
Sul tema il Gruppo di Lavoro Sicurezza, guidato dal Consigliere nazionale Gaetano Fede, presente in audizione insieme a Rocco Sassone, ha redatto una memoria messa a disposizione dei parlamentari.
Le attività di intrattenimento e spettacolo possono essere svolte sia in forma permanente, in luoghi normalmente al chiuso come i locali di intrattenimento e svago (ad es. Teatri, cinema, e discoteche) che in forma temporanea, quasi sempre in luoghi estemporaneamente utilizzati per pubblico spettacolo (ad es. vie o piazze presenti nelle nostre città).
A seguito di una disamina normativa e procedurale, da cui emerge il consistente apporto qualificato e non privo di responsabilità delle categorie tecniche chiamate ad attestare il possesso dei requisiti delle location, si ricava che la determinazione della capienza dei locali di trattenimento è funzione dei parametri 0,7 persone/mq per le sale da ballo-night club e di 1,2 persone/mq per le discoteche. Naturalmente sul dimensionamento della capienza influiscono anche le previsioni normative anticontagio che per i luoghi all’aperto prevedono un abbattimento della presenza di pubblico del 75% o del 50% se i locali e/o i luoghi di che trattasi sono al coperto.
Rispetto ai rilievi riportati, il Consiglio Nazionale Ingegneri esclude che la determinazione della capienza dei locali di trattenimento, peraltro subordinata ad attestazioni di natura tecnica riguardo all’effettivo possesso dei requisiti di sicurezza dei luoghi/locali rese ai sensi della normazione vigente, possa prevedere, in assenza di nuove introduzioni normative, degli scostamenti significativi rispetto agli anzidetti parametri di 0,7 e 1,2 pp/mq.
Una eventuale nuova previsione normativa impostata “sull’approccio prestazionale” sarebbe pertanto compatibile con l’obiettivo di rivalutare i parametri connessi all’affollamento in quanto concentrerebbe l’attenzione “su tutto ciò che la location deve garantire piuttosto che su come deve essere realizzata”. In questo caso la scelta delle soluzioni tecniche e gestionali finalizzate al raggiungimento del livello di sicurezza accettabile con i criteri dell’ingegneria della sicurezza renderebbe compatibile l’obiettivo di innalzare i parametri di capienza, se ne sussistono le condizioni.
Concludendo la proposta del CNI consegnata al Senato è quella che per le attività di pubblico spettacolo possano essere introdotte nuove norme che contemplino gli “approcci prestazionali”, così come ormai consolidato nel Codice di prevenzione incendi con l’eliminazione del doppio binario, al fine di permettere ai tecnici con specifica competenza nel settore, di ridefinire i parametri per la determinazione della capienza dei luoghi di intrattenimento a garanzia della pubblica incolumità sulla base dell’effettiva e funzionale sicurezza che ogni locale deve assicurare.