La commissione Affari costituzionali al Senato ha avviato l'esame dello schema di decreto del presidente del Consiglio con il regolamento di organizzazione e funzionamento dell'Agenzia per la cybersicurezza nazionale che avrà come relatore per la predisposizione del parere è il senatore Gianclaudio Bressa del gruppo delle Autonomie.
Il regolamento, previsto dallo stesso Dl Cybersecurity che ha istituito l'Agenzia, necessita del parere delle Commissioni parlamentari competenti di entrambi i rami del parlamento e del Copasir.
Il decreto istitutivo stabilisce dei parametri chiari cui il regolamento deve richiamarsi. Nello specifico dovrà essere prevista un’articolazione organizzativa fino ad un numero massimo di otto uffici di livello dirigenziale generale con la possibilità di stabilire un un numero massimo di trenta articolazioni di livello dirigenziale non generale.
Il regolamento disciplina anche le funzioni del direttore generale e del vicedirettore generale dell'Agenzia, la composizione e il funzionamento del collegio dei revisori dei conti e l'istituzione di eventuali sedi secondarie.
Un ruolo strategico decisivo è affidato al Comitato di vertice, organo sempre consultabile dal Direttore dell’Agenzia, e presieduto dal Presidente del Consiglio dei Ministri o in sua vece dall’Autorità delegata in coordinamento con il Direttore ed il Vice Direttore.
Occorre ricordare che il Dpcm 16 settembre 2021, “Definizione dei termini e delle modalità del trasferimento di funzioni, beni strumentali e documentazione dal Dipartimento delle informazioni per la sicurezza all’Agenzia per la cybersicurezza nazionale”, pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 30 ottobre scorso, ha stabilito le azioni per trasferire le competenze in materia di cybersicurezza verso la nuova Agenzia che si porrà infatti al di fuori delle agenzie di intelligence ed avrà conseguentemente anche una nuova sede.