"La prossima Manovra dovrà contenere la proroga di tutti i bonus edilizi (ristrutturazione, ecobonus, sismabonus, facciate, arredi) almeno a tutto il 2022 e il superbonus al 2023, a favore di tutta la platea di beneficiari, inclusi gli edifici unifamiliari e le unità immobiliari funzionalmente indipendenti. La Lega su questo era ed è chiara: non si possono tradire le attese di proprietari ed imprese, già in difficoltà per la pandemia e il caro materiali oltre alle farraginosità di una normativa da semplificare, che confidavano in un rinnovo degli incentivi. Riteniamo necessario leggere le aspettative del paese reale, soprattutto ora che la vita economica nazionale ha una valida prospettiva di crescita: solo a partire dal 2024 si potrà immaginare un decremento delle misure, quando verosimilmente le condizioni macroeconomiche della nostra economia saranno complessivamente migliorate e più stabili".
La nota del senatore della Lega Paolo Arrigoni, responsabile del dipartimento Energia del partito e della deputata Giorgia Andreuzza, vicepresidente della commissione Attività produttive alla Camera, è solo una delle diverse reazioni alle prime notizie circolate sul Documento programmatico di bilancio approvato dal Governo nel corso dell’ultimo Consiglio dei Ministri.
Nelle intenzioni del Ministero dell’economia il superbonus 110% dovrà essere prorogato al 31 dicembre 2023, ma limitatamente ai condomini e agli Istituti autonomi case popolari; risulteranno dunque escluse dal rinnovo le villette e le altre tipologie di immobili che potranno godere del beneficio soltanto fino al 2022: gli edifici unifamiliari e quelli composti da due a quattro unità immobiliari indipendenti e distintamente accatastate.
Contestualmente a questa decisione il Governo rinnoverà i bonus edilizi fatta eccezione per il bonus facciate, tra quelli più richiesti in particolare nei grandi centri urbani.
Sul tema interviene anche il M5S, con il Senatore Vincenzo Santangelo che segnala: "ritengo la scelta di non prorogare il superbonus per gli edifici unifamiliari assurda e inaccettabile. Una decisione inaspettata che arriva dopo i roboanti annunci del Governo sulla proroga della misura. In questo modo non si tiene assolutamente conto del fatto che nei piccoli comuni la maggior parte di abitazioni è costituita da questo tipo di edifici. Mi auguro che il Governo comprenda che si tratta di una decisione sbagliata e ritorni immediatamente sui suoi passi altrimenti in Parlamento alzeremo le barricate".
Sempre dal fronte M5S, interviene il Senatore Agostino Santillo: “L'importanza del superbonus 110% per l'edilizia, ideato e introdotto in Italia dal Movimento 5 Stelle a partire dal dl rilancio durante il Conte II, viene certificata dalla decisione del governo di prorogare la misura al 2023, sebbene limitata ai condomìni. Si tratta di un'estensione importante, ma come Movimento 5 Stelle non possiamo che manifestare la nostra contrarietà per l'esclusione dalla proroga degli edifici unifamiliari, che a livello di numero di asseverazioni rappresentano la magna pars degli immobili coinvolti dalla misura. Riteniamo pertanto sbagliata questa esclusione e ci auguriamo che, in attesa del testo definitivo della manovra, il governo torni sui suoi passi, fermo restando che siamo pronti a intervenire in parlamento: l'ipotesi potrebbe essere quella di estendere il superbonus 110% agli edifici unifamiliari fino ad almeno tutto il 2022, senza riferimento a percentuali di stato di avanzamento dei lavori. E ci auguriamo che tutte le altre forze politiche, che siamo riuscite nel tempo a convincere della bontà del superbonus, spingano come noi in questa direzione”.
Da ultimo, nel corso di un intervento in Aula, la senatrice di Forza Italia Alessandra Gallone, rivolgendosi al Presidente del Consiglio ha sottolineato “Perdoni, presidente Draghi, la divagazione rispetto al tema di oggi: stamattina abbiamo riscontrato un forte fermento alla notizia della proroga del superbonus 110 alle sole unità condominiali e all’annuncio della fine del bonus facciate. Si tratta di provvedimenti che invece vanno mantenuti, prorogati ed estesi, dobbiamo proseguire sulla sostenibilità a tutto tondo".
In sostanza, per adesso un petardo sul tavolo Governo è stato lanciato da quasi tutte le forze politiche che sostengono la maggioranza e siamo certi che potrebbe diventare qualcosa di più preoccupante se non si chiariranno entro breve le intenzioni in particolare di Via Venti Settembre.