Nel mese di dicembre 2024, l’indice destagionalizzato della produzione nelle costruzioni ha registrato una flessione dell’1,7% rispetto a novembre. Nonostante il calo mensile, il settore ha mantenuto un trend positivo su base trimestrale: nel quarto trimestre del 2024, infatti, la produzione è aumentata dell’1,5% rispetto ai tre mesi precedenti. L’analisi tendenziale evidenzia una contrazione dello 0,6% dell’indice corretto per gli effetti di calendario, in un contesto in cui il numero di giorni lavorativi è stato superiore rispetto a dicembre 2023 (20 contro 18). Tuttavia, l’indice grezzo ha mostrato una crescita del 6,6%, segnalando una maggiore attività rispetto all’anno precedente. Nel complesso, il 2024 si è chiuso con un incremento del 5,0% dell’indice corretto per gli effetti di calendario e del 6,3% dell’indice grezzo, confermando una dinamica espansiva del comparto edile su base annua.
Il peso dei costi energetici
Nonostante il bilancio positivo dell’anno, il settore delle costruzioni ha dovuto fare i conti con un contesto di costi energetici elevati, che hanno inciso sulla redditività delle imprese. Il rincaro dei prezzi di materie prime essenziali come cemento, acciaio e bitume, unito all’aumento delle tariffe energetiche, ha reso più onerosa la produzione, comprimendo i margini di profitto. La sfida per il 2025 sarà dunque quella di mantenere il trend di crescita, contenendo l’impatto dell’inflazione energetica attraverso innovazioni tecnologiche e strategie di efficientamento produttivo.