Gli ingegneri fanno 100. Il prossimo 23 giugno il Consiglio Nazionale Ingegneri terrà un evento per festeggiare il centenario dell’istituzione dell’Albo degli Ingegneri, ricorrenza condivisa con gli architetti il cui Albo fu istituito con la medesima legge datata 24 giugno 1923.
“A distanza di cento anni dall’istituzione dell’Albo degli Ingegneri – afferma Domenico Perrini, Presidente del CNI - possiamo dire con certezza che le ragioni che portarono alla sua nascita rimangono ancora perfettamente valide. L’Albo, infatti, fu creato essenzialmente con due obiettivi. Da un lato tutelare i cittadini, garantendo loro che la progettazione e la realizzazione delle opere fossero eseguite da tecnici competenti. Dall’altro tutelare il titolo di Ingegnere, in un’epoca in cui anche chi ne era sprovvisto poteva esercitare determinate attività, con i rischi conseguenti. Naturalmente in questi cento anni molte cose sono cambiate e si sono evolute. Oggi la nostra categoria, grazie all’intensa attività dei suoi organi di rappresentanza (Consiglio Nazionale, Ordini territoriali e Federazioni regionali), è in grado di esercitare il ruolo di vera e propria forza sociale, grazie ad un’intensa attività di interlocuzione politica e all’elaborazione di proposte concrete finalizzate alla soluzione di grandi problemi quali il rischio sismico e idrogeologico o la transizione energetica. Oggi l’Albo è sostenuto da circa 250mila ingegneri che hanno idee, competenze e capacità per dire la loro sul futuro del nostro Paese”.
L’evento vedrà la partecipazione di numerosi rappresentanti delle istituzioni, tra i quali Roberto Gualtieri (Sindaco di Roma, in attesa di conferma), Raffaele Fitto (Ministro per gli Affari Europei, il Sud, le politiche di coesione e il Pnrr, in attesa di conferma), Francesco Paolo Sisto (Viceministro della Giustizia), Edoardo Rixi (Viceministro delle Infrastrutture), Wanda Ferro (Sottosegretario del Ministero dell’Interno), Fausta Bergamotto (Sottosegretario delle Imprese e del Made in Italy), Vittorio Sgarbi (Sottosegretario al Ministero della Cultura), Roberto Marti (Presidente VII Commissione del Senato), Francesco Boccia (Senatore), Deborah Bergamini (I Commissione della Camera).
Saranno inoltre presenti Antonio Decaro (Presidente ANCI), Francesco Miceli (Presidente del Consiglio Nazionale Architetti), Francesco Tufarelli (Segretario Generale CNEL) e Leonardo Sileo (Magnifico Rettore Pontificia Università Urbaniana). A fare gli onori di casa sarà il Presidente del CNI Domenico Perrini. Il dibattito sarà moderato da Claudio Calì (SkyTG 24). La giornata si terrà presso la Pontificia Università Urbaniana a partire dalle ore 9.Sarà una giornata di confronto e riflessione sul significato di questo centenario dell’Albo degli Ingegneri, ma soprattutto l’occasione per precisare le linee di indirizzo che la categoria sarà chiamata a seguire nel presente e nel prossimo futuro.
“Sulla scorta dell’esperienza maturata in questi cento anni – aggiunge Perrini – ora dobbiamo affrontare le sfide del presente e dell’immediato futuro. Ne intravediamo quattro. Innanzitutto lavorare per arrivare alla piena applicazione dell’Equo compenso per tutti i professionisti. Introdurre nel nuovo Codice dei Contratti i necessari aggiustamenti nell’interesse della società civile, in particolare adeguandolo all’Equo compenso. Quindi introdurre le lauree abilitanti sulle quali stiamo lavorando da tempo. Infine, prevedere l’obbligatorietà dell’iscrizione all’Albo per quegli ingegneri che svolgono attività professionale alle dipendenze di aziende e pubbliche amministrazioni”.In allegato al presente comunicato la locandina dell’evento, oltre ad una scheda di approfondimento con i numeri dell’Albo e un breve profilo storico dei primi suoi cento anni di attività.