Si è conclusa con successo al Dipartimento di Architettura di Roma Tre, all’ex Mattatoio, la settima edizione della Biennale dello spazio pubblico, dedicata al tema della prossimità. L’obiettivo era quello di sondare il grado di realizzazione di un nuovo paradigma urbano, ovvero “La città della prossimità”, che concepisce i territori urbanizzati non più identificati da funzioni specialistiche (residenza, industria, direzionale, eccetera) bensì dotati di servizi facilmente accessibili a scala di quartiere, collegati tra loro da un’efficiente rete di trasporto pubblico attraverso cui si accede ai servizi di scala superiore. Si tratta di un nuovo paradigma che configura una città policentrica, ecologica, socialmente più integrata, meno schiava dell’automobile più orientata al benessere fisico e sociale. Un modello che ha assunto anche la dizione “città dei 15 minuti” sostenuta dall’attivismo militante dell’architetto Carlos Moreno.
La manifestazione è stata promossa dall’Associazione Biennale Spazio Pubblico, dal Consiglio Nazionale Architetti Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori (CNAPPC), dall’Istituto Nazionale di Urbanistica assieme alla sua sezione regionale del Lazio, da Roma Capitale, dal Dipartimento di Architettura dell’Università Roma Tre, dall’Ordine degli Architetti di Roma, dall’Associazione Italiana di Architettura del Paesaggio (AIAPP), da Inarch Lazio. Il partner internazionale era il Programma dell’Onu UN – Habitat, hanno collaborato il Consiglio degli architetti europei (CAE-ACE), la Biennale della prossimità, Union internationale des architectes (UIA) e il laboratorio progettuale Ri-Mediare. I media partner sono Urbanistica Informazioni e Il Giornale dell’architettura. L’Anci ha patrocinato.
Le tre giornate di lavoro (25 – 27 maggio) sono state precedute dal convegno del 24 maggio “Architetti competenti per Città competenti”, curato dal CNAPPC in collaborazione con altri promotori. Le tre giornate della Biennale hanno confermato la consolidata collaborazione con UN – Habitat. Innovativo e molto seguito “Global City Dialogue on Proximity”, un confronto tra città del mondo impegnate sul tema della prossimità.
Tra le numerose altre iniziative da segnalare la giornata del 26 maggio dedicata alle oltre venti sessioni tematiche in cui l’argomento al centro della manifestazione è stato analizzato in ottica interdisciplinare, secondo varie declinazioni, come l’economia, la scuola, la mobilità. Ben cinquecento sono stati gli esperti, di vari campi, impegnati nei confronti paralleli. Il lavoro dei diversi incontri sarà riportato dai singoli coordinatori di sessione in modo da poter confezionare entro il mese di ottobre un documento che traccerà linee di indirizzo programmatico per amministrazioni, professionisti, università e cittadini.
La giornata conclusiva coordinata da Roma Capitale (presentati piani e progetti, mostre, interventi con il contributo dei Municipi e degli Assessorati e con la partecipazione di cittadini) ha visto tra l’altro la presentazione dell’Osservatorio sulla prossimità da parte di Carlos Moreno.