La Cassa di Ingegneri e Architetti mette al centro la famiglia
Le prestazioni assistenziali messe a ‘budget’ nel 2023 da Inarcassa, l’Ente di previdenza degli architetti e degli ingegneri liberi professionisti (che, alla fine dell’anno, dovrebbero raggiungere quota 177.500 iscritti) valgono circa 42 milioni di euro e il 10% dell’intero stanziamento, pari a 4,2 milioni, è dedicato ai sussidi che la Cassa riconosce, dal 2013, agli associati per l’assistenza dei figli disabili: l’importo viene erogato mensilmente ed è pari a 50 euro per figlio disabile e pari a 260 euro in caso di disabilità “grave”.
Secondo il presidente Giuseppe Santoro “un adeguato tenore di vita non si misura solo nell’importo della pensione percepita, ma è la risultanza del grado di tutela che l’integrazione degli interventi di welfare riesce ad assicurare. Per questo, nell’ambito di un disegno complessivo finanziariamente sostenibile e ispirato all’adeguatezza delle prestazioni e all’equità intergenerazionale, l’obiettivo di Inarcassa è quello di fornire una risposta alla crescente domanda di assistenza e di servizi. Le politiche individuate passano per un potenziamento delle prestazioni socio-sanitarie e di quelle a sostegno della professione e della famiglia. Dopo i sussidi per i figli disabili, l’indennità di paternità e l’ampliamento delle coperture assicurative per i neonati continueremo a porre la famiglia al centro delle attività di welfare, progettando sempre nuovi servizi dedicati alla genitorialità”.