L'evento è organizzato dal Consiglio Nazionale degli Architetti e dalla Fondazione Reggio Children-Centro Loris Malaguzzi
Al via la quinta edizione del Progetto “Abitare il Paese – La cultura della domanda” realizzato dal Consiglio Nazionale degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori e dalla Fondazione Reggio Children-Centro Loris Malaguzzi e che ha come tema “Attivare comunità educanti: nuove generazioni per un progetto di futuro”.
Un focus, questo, che si propone di proseguire la ricerca sulle visioni della città del futuro invitando le/i bambine/i, le/i ragazze/i insieme agli adulti, architetti, tutor, insegnanti, amministratori, cittadini ad attivare riflessioni e azioni per costruire o rinnovare le comunità educanti del proprio territorio.
Tutto ciò nella consapevolezza dell’importante ruolo della Scuola come centro concreto di partecipazione alla vita del Paese per il raggiungimento, attraverso un ripensamento delle condizioni di città e territori, di una migliore qualità della vita.“Questo rinnovato dialogo tra Architettura e inclusione sociale e solidarietà che il Progetto “Abitare il Paese” ha realizzato negli anni - ha sottolineato Francesco Miceli, Presidente del Consiglio Nazionale degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori (CNAPPC) – pone l’accento sul ruolo fondamentale della qualità urbana per la vita delle comunità e, allo stesso tempo, sulla consapevolezza che bambini e ragazzi sono cittadini dell’oggi con le loro visioni, le loro aspettative, i loro progetti. Così come lo pone sul ruolo e sulla funzione sociale dell’Architettura”.
“Con questa visione la Scuola - ha continuato - diviene il centro propulsore di un nuovo modo di vivere città e territori per trasformare, con una azione partecipativa, il nostro ambiente e fare in modo che tutte le componenti della società si adoperino per realizzare nuove pratiche”.
Per Carla Rinaldi, Presidente della Fondazione Reggio Children-Centro Loris Malaguzzi, in questa e nella prossima edizione di Abitare il Paese, “la scuola ha riscoperto la città come comunità educante. Con i progetti di “Abitare il Paese. La cultura della domanda” lo spazio pubblico e il verde pubblico sono diventati di nuovo protagonisti da coinvolgere sia nella relazione, sia nell’apprendimento di qualità, vissuti in presenza, collettivamente, superato l’isolamento del lockdown. Luoghi da riconquistare e rigenerare che diventano necessari per vivere la dimensione della cittadinanza. Grazie quindi a questa numerosa comunità educante degli architetti, degli insegnanti e dei ragazzi, da Nord a Sud del Paese, che, con il progetto di CNAPP e Fondazione Reggio Children, sta tenendo accesa una speranza di futuro”.
“Abitare il Paese il Paese. La cultura della domanda” ha coinvolto in queste 4 edizioni circa 6 mila studenti – tra bambini e ragazzi -. Ha preso vita sul territorio nazionale, attraverso una proficua collaborazione tra il CNAPPC e la Fondazione Reggio Children-Centro Loris Malaguzzi ed un fitto lavoro di confronto e formazione tra gli architetti referenti dei 105 Ordini territoriali degli Architetti PPC ed i tutor, anch’essi architetti, individuati nelle medesime province dagli stessi Ordini.
Il Progetto non si è fermato neanche nel corso dell’emergenza epidemiologica e della chiusura delle scuole, dando vita, attraverso la didattica a distanza, a nuove esperienze legate anche ad un necessario ripensamento delle nostre città in termini di sicurezza, scambi sociali, condivisione degli spazi pubblici in una quotidianità profondamente mutata e che bambini e ragazzi hanno vissuto in prima persona.