“Suscita non poche perplessità la norma - introdotta con il Decreto Aiuti bis - che consente l’installazione di vetrate amovibili e trasparenti senza obbligo di comunicazioni e permessi. Norma che, di fatto, modifica il Testo unico dell’edilizia prevedendo questi interventi in edilizia libera consentendo, inoltre, di fruire dei benefici dei bonus edilizi. Preoccupa, in particolare, il possibile impatto sulla qualità estetica e sul decoro degli edifici con evidenti effetti negativi sull'architettura delle nostre città e, soprattutto, di centri e nuclei storici che la norma non esclude e che, invece, devono assolutamente essere tutelati e preservati”.
Così Francesco Miceli, Presidente del Consiglio Nazionale degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori. “Il rischio è quello che - pur in presenza di una tecnologia meno invasiva e diversa dalle comuni verande, costituita da strutture più leggere ed amovibili che possono essere utili per migliorare l'efficienza energetica e la protezione acustica - potremmo assistere al proliferare di interventi fuori controllo, realizzati anche da quanti non dispongono delle necessarie competenze architettoniche e professionali, con il risultato di avere un impatto negativo sull'immagine urbana delle nostre città e di cui potremmo pentirci”, conclude Miceli.