Il Patto per l’Export potrà contare sulla collaborazione attiva dei Consulenti del Lavoro per la formazione e l’informazione in materia d’internazionalizzazione d’impresa: firmato oggi dalla Presidente del Consiglio Nazionale dell’Ordine, Marina Calderone, il protocollo che delinea la strategia innovativa per il rilancio delle esportazioni dei prodotti “Made in Italy”, promosso dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, insieme a Mef (Economia e Finanze), Mise (Sviluppo Economico),
Mipaaf (Politiche Agricole, Alimentari e Forestali), Mit (Infrastrutture e Trasporti), Miur (Università e Ricerca), Mibact (Beni e Attività Culturali e per il Turismo), Mitd (Innovazione Tecnologica e Digitalizzazione) e ad altri membri della Cabina di Regia per l’Italia internazionale e rappresentanti del mondo imprenditoriale italiano. In questi due anni sono stati messi in campo 7,2 miliardi di euro per investimenti mirati all’internazionalizzazione delle imprese, secondo quanto dichiarato il 31 maggio dal Ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, in apertura dei Made in Italy Days: il volume generato dall’export italiano supera 500 miliardi di euro e il sostegno alla strategia è stato reso strutturale con 1,5 miliardi di fondi in bilancio per il prossimo quinquennio.
«In questa fase di transizione per il mondo del lavoro, abbiamo ritenuto fondamentale aderire a questo progetto sinergico di supporto alla ripartenza delle imprese, di cui condividiamo principi ispiratori e pilastri attuativi», ha affermato la Presidente del Consiglio nazionale dell’Ordine dei Consulenti del Lavoro, Marina Calderone a margine della firma. La Categoria rappresenterà un elemento di connessione della strategia verso quel milione e mezzo di aziende clienti per le quali potrà operare tanto nell’informazione delle opportunità messe a disposizione dal Patto per l’Export quanto nell’affiancamento di imprese e lavoratori attraverso la formazione.
«Con la firma di oggi – ha continuato la Presidente ‒ garantiamo al progetto le competenze dei Consulenti del Lavoro per aumentarne ancora l’efficacia e la pervasività, soprattutto verso le piccole e medie imprese che assistiamo quotidianamente».