La crisi umanitaria causata dalla guerra in Ucraina al centro della partecipazione degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori a Codeway, evento internazionale dedicato a cooperazione e sviluppo, in programma alla Fiera di Roma da domani al 20 maggio.
L’esposizione sarà, infatti, l’occasione per lanciare “Le Linee guida per l’accoglienza di architetti e studenti ucraini profughi in Italia”, un insieme di indicazioni concrete, alla luce del quadro operativo vigente, che il Consiglio Nazionale degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori (CNAPPC) ha elaborato per supportare gli Ordini provinciali e la comunità degli architetti nelle eventuali azioni di “accoglienza”, presso gli studi professionali, di architetti e studenti ucraini sfollati a seguito dell’invasione militare.
“Oltre ad iniziative rivolte all’accoglienza e alla solidarietà – ha sottolineato Marcello Rossi, Responsabile del Dipartimento Internazionalizzazione, Cooperazione internazionale ed Esportazione del lavoro del CNAPPC - siamo disponibili e pronti come comunità a fornire la nostra collaborazione, nella fase della ricostruzione che ci auguriamo possa iniziare quanto prima, per il recupero di quel patrimonio artistico e culturale anch’esso vittima di ferite e distruzioni che è fondamentale per preservare la memoria e l’identità di persone, popoli e di luoghi”.
Il ruolo sociale e la funzione civile dell’architettura rappresentano sempre di più temi centrali della professione: l’architettura umanitaria e dell’emergenza, in modo particolare negli scenari di calamità, conflitti e accoglienza, ne rappresenta un aspetto ineludibile del quali gli architetti si fanno carico.
“Durante la tre giorni – ha dichiarato Paolo Anzuini, Consigliere dell’Ordine degli Architetti di Roma e Provincia (OAR) sarà possibile conoscere le invenzioni di architettura con il presidio dell’OAR che sarà costantemente presente. Confermata la collaborazione durante la manifestazione di una giovane architetta con studio ad Odessa e Kiev. Il video “COSTRUTTORI DI FUTURO. INVENZIONI DI ARCHITETTURA NELLA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE – IMMAGINI di INVENZIONI” in collaborazione con l’Associazione IL VALORE DELLE IDEE punta ad aumentare l’interesse sociale, formativo e culturale intorno all’architettura, offrire nuovi percorsi, anche lavorativi, non solo nell’ottica tradizionale della professione, creare un network di architetti del terzo millennio anche in un contesto di cooperazione”.
A Codeway il CNAPPC e l’OAR intendono testimoniare l’impegno di quei professionisti che portano il valore dell’architettura laddove c’è più bisogno per promuovere la cultura del diritto, per tutti, ad un habitat decoroso.
Lo fanno attraverso la realizzazione di una tappa della Mostra itinerante “Lo Spazio morale”, https://www.architettiecooperazione.org/mostra-itinerante/ organizzata dal CNAPPC in collaborazione con AICS che illustra in 37 pannelli parte dell’impegno civile degli architetti italiani in situazioni emergenziali e critiche; e attraverso la promozione della piattaforma “architetti e cooperazione” ( https://www.architettiecooperazione.org) per mettere a disposizione delle comunità e degli stakeholders le migliori pratiche a sostegno dei territori deboli e per diffondere la conoscenza del vasto e multiforme scenario della assistenza umanitaria e della cooperazione allo sviluppo.
La Tavola rotonda “Il contributo degli architetti nelle aree di crisi e presentazione delle linee guida per l’accoglienza negli studi professionali di architetti e studenti ucraini” (19 maggio, 9,30 – 11,30) sarà l’occasione per un approfondimento sul ruolo della progettualità nel settore umanitario - anche quale valore aggiunto di particolare rilievo nella promozione del sistema paese e del made in Italy - e per un confronto sulla ricostruzione post bellica e sulla conservazione del patrimonio storico e infrastrutturale in Ucraina profondamente danneggiato dalle azioni militari.
Ad animare la Tavola rotonda anche il video “Fabrizio Carola” a cura del CNAPPC con Teche Rai, dedicato al pioniere dell’architettura della cooperazione.