Ricavi per 259 milioni di euro (+12% rispetto al 2020), costi che diminuiscono del 5%, un avanzo di esercizio di oltre 89 milioni (+71%) e un patrimonio che supera la cifra di 1,43 miliardi di euro (+7%), tale da garantire oltre 10 volte la spesa per pensioni in essere. Questi i numeri principali che fotografano il bilancio consuntivo 2021 dell’ENPACL, l’Ente di previdenza e assistenza per i Consulenti del Lavoro, approvato il 29 aprile 2022 all’unanimità dall’Assemblea dei Delegati, la cui relazione sulla gestione è integrata con fattori di sostenibilità, redatta in conformità ai principi previsti dal GRI (Global Reporting Initiative) e certificata da un ente terzo. Nel 2021 si sono iscritti 750 Consulenti del Lavoro (di cui 390 donne). Si tratta del dato più elevato dall’anno 2014 e indica il rinnovato appeal verso la professione.
Il numero degli associati all’ENPACL al 31 dicembre 2021 è stato 25.447 (25.880 gli iscritti all’Ordine), di cui il 47% donna, a conferma di un trend iniziato già da anni e che vede ben sette Regioni a maggioranza femminile. L’ENPACL nel 2021 ha erogato oltre 11.000 assegni pensionistici. Va sottolineato che l’Ente riconosce ai fini pensionistici, unico nel panorama della previdenza dei liberi professionisti, ben il 75% della contribuzione integrativa versata dagli iscritti. Il fatturato IVA complessivamente dichiarato dalla Categoria nel 2021 (prodotto nel 2020) ha avuto un balzo in avanti rispetto all’anno precedente e si è attestato a 2,3 miliardi di euro (+2,0%), per una media pro-capite di 94.000 euro (+4,8%). Negli ultimi quattro anni, il volume d’affari medio dei Consulenti del Lavoro è cresciuto del +13,3%. A sospingere l’incremento del fatturato hanno contribuito in particolare le STP, con un volume d’affari che complessivamente è aumentato del +17,7% rispetto al 2020.