Al via il progetto sui tirocini formativi per i profughi ucraini. L’iniziativa, finalizzata a fronteggiare l’emergenza nata in Ucraina, si inserisce nell’ambito delle azioni di solidarietà messe in campo dal Consiglio Nazionale dell’Ordine, in collaborazione con i Consigli provinciali, la Fondazione Lavoro e la Fondazione Studi. Il progetto si articolerà in tre fasi: intercettare i profughi tramite accordi in essere con le organizzazioni umanitarie che operano ai valichi di confine del Friuli Venezia Giulia; la Fondazione Lavoro, attraverso un servizio di profilazione, verificherà le competenze possedute dai cittadini ucraini e il Consulente delegato della Fondazione redigerà poi il profilo professionale del soggetto inserito, successivamente, in un database organizzato per profili e territori. L’ultima fase consisterà nella veicolazione, da parte della Fondazione Studi, delle candidature lavorative ai Consulenti del Lavoro, che potranno, così, incrociare i profili con i fabbisogni professionali delle aziende clienti. “La Categoria - ha affermato la Presidente del Consiglio Nazionale dell’Ordine, Marina Calderone - sta, inoltre, lavorando alla creazione di una rete multi-stakeholder che comprende enti locali, associazioni ucraine, parti sociali, onlus, in grado di prendere in carico i bisogni, anche quelli più complessi, dei rifugiati e accompagnarli in questo momento difficile della loro esistenza”.
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