Lo scorso 4 aprile la Rete Professioni Tecniche ha inviato una nota a tutti i Parlamentari della Camera dei Deputati relativa ai bonus edilizi e alla conversione in legge del Dl 1 marzo 2022, n. 17, che reca misure urgenti per il contenimento dei costi dell’energia elettrica e del gas naturale, per lo sviluppo delle energie rinnovabili e per il rilancio delle politiche industriali (cosiddetto Decreto Energia o Sostegni Quater). Lo scopo della RPT è quello di segnalare, ancora una volta, l’assoluta importanza e necessità per il mondo delle professioni tecniche di alcuni emendamenti presentati e segnalati in sede di conversione del decreto, relativamente all’applicazione dei bonus edilizi.

 L’attuale situazione nazionale ed internazionale, col conseguente eccezionale incremento dei prezzi di tutti i beni ed i servizi necessari, la grave crisi energetica in atto e la continua modificazione delle disposizioni normative applicabili ai bonus in edilizia stanno rendendo molto difficile svolgere non solo l’attività d’impresa ma anche quella professionale e inducono a guardare con estrema preoccupazione i prossimi mesi se non anni. Nella nota la RPT ha sottolineato come negli ultimi anni essa si sia distinta per le numerose proposte utili al Sistema Paese ed in grado di incidere positivamente sull’intera filiera delle costruzioni, tentando di risollevare il settore imprenditoriale dell’edilizia, in grave crisi da ormai più di un decennio. Nonostante alcune delle proposte avanzate siano state, nel corso del tempo, recepite dal legislatore, una pluralità di norme attualmente vigenti costituiscano ancora un pesante ostacolo ed una forte limitazione all’attività dei professionisti tecnici e della filiera delle costruzioni in generale. La RPT mette in evidenza, inoltre, come in questo momento sia estremamente utile, ai fini delle riduzione della dipendenza energetica del nostro Paese da fonti fossili, incentivare meccanismi come i bonus edilizi, che consentono in tempi rapidissimi, certamente ben più di altre soluzioni, di ridurre il consumo energetico delle nostre abitazioni, che costituiscono una parte rilevante del consumo totale del Paese. Del resto, i vari studi della Camera dei Deputati e del Centro studi del Consiglio Nazionale Ingegneri hanno dimostrato l’assoluta sostenibilità finanziaria di tali incentivi.