In-nova-re: questo è dunque il titolo del XIX Congresso Nazionale dei Chimici e dei Fisici che si terrà – in modalità ibrida nelle giornate del 25, 26 e 27 novembre 2021 a Verona e che vedrà la partecipazione di numerosi relatori ed esponenti delle istituzioni locali e nazionali.
Oggetto d’esame e di dibattito di questa tre giorni sarà soprattutto il Piano Nazionale della Ripresa e Resilienza (PNRR), che vede Chimici e Fisici svolgere un ruolo attivo nei processi di rinnovamento ed attuazione delle riforme previste in materia di ambiente, salute, clima, sicurezza e sostenibilità.
La prima giornata congressuale vedrà l’apertura dei lavori da parte del Ministro della Salute on.le Roberto Speranza, a cui seguiranno due lectio magistralis dei Rettori dell’Università di Camerino e del Gran Sasso Science Institute, rispettivamente il prof. Claudio Pettinari ed il prof. Eugenio Coccia, che evidenzieranno il ruolo della chimica e della fisica negli ultimi 700 anni, dalla morte di Dante Alighieri (1321) sino ai giorni nostri. Il futuro della professione e della formazione dei professionisti sarà poi oggetto di confronto con referenti del mondo scientifico, universitario e politico, alla luce della recente approvazione del disegno di legge sulle lauree abilitanti e delle prospettive in materia di scuole di specializzazione in ambito sanitario.
Si proseguirà il 26 novembre con dibattiti sui temi attuali in campo ambientale, sanitario, salute e sicurezza sul lavoro, sostanze chimiche, con una serie di relazioni che porranno l'accento sulle strategie e politiche di intervento per governare gli effetti dei cambiamenti climatici e la transizione ecologica, evidenziando il contributo ed il ruolo di queste professioni nelle istituzioni, nel SNPA e nel costituendo SNPS. A concludere la mattinata sono previste due tavole rotonde dove politici, rappresentanti delle istituzioni, del mondo delle imprese e delle professioni si confronteranno sulle iniziative da portare avanti in ambito di PNRR con un approccio globale di tipo One Health, dove ambiente e salute diventano binomio unico a tutela della collettività.
In contemporanea, si terrà una sessione dedicata al ruolo della fisica medica e della chimica clinica nella sanità del futuro, affrontando il tema dell’innovazione in campo sanitario con le nuove frontiere dell’intelligenza sanitaria in medicina, diagnostica per immagini, e l’aspetto multidisciplinare della medicina nucleare terapeutica con radioligandi e radiofarmaci.
Nel pomeriggio la sessione saranno evidenziati i contributi della chimica nella realizzazione dei nuovi materiali, nel rendere sostenibili i processi produttivi, nel recupero di prodotti e sottoprodotti, nella gestione degli end of waste e dei rifiuti, nella lotta alla spreco delle materie prime e tutela della risorsa idrica.