Sono ormai passati sei da quando, nel 2015, il Consiglio Nazionale Ingegneri decise di puntare sul progetto CERTING, creando l’omologa Agenzia. Oltre alla volontà di valorizzare curriculum, competenze e aggiornamento continuo svolto in autonomia dai professionisti, l’obiettivo del CNI era quello di dare una risposta adeguata alle esigenze del mercato. Un obiettivo più che mai attuale in una fase come questa che vede il Paese alle prese con la difficile uscita dall’emergenza sanitaria che spinge la domanda di professionisti esperti nei diversi settori dell’ingegneria. La ricerca si focalizza, in particolare, nei settori più innovativi quali quello della sostenibilità in edilizia, della gestione energetica, della sicurezza, della riqualificazione degli edifici e manutenzione delle grandi infrastrutture, della sanità e dell’innovazione digitale. Ma questa è una partita che non vede scendere in campo soltanto la categoria degli ingegneri o dei professionisti tecnici. La ricerca di professionisti le cui competenze siano qualificate è estesa a tutte le categorie professionali tout court, in particolar modo quelle ordinistiche. Va da sé che il discorso riguarda a maggior ragione quelle professioni che hanno a che fare con l’ambito sanitario, settore sottoposto ad uno stress del tutto inedito e particolare negli ultimi mesi.
In questa ottica, l’agenzia Certing e la Federazione Nazionale Ordini Veterinari Italiani (FNOVI) hanno firmato un importante accordo quadro per la certificazione delle competenze dei medici veterinari italiani. La collaborazione tra i due enti è finalizzata all’attivazione di specifici percorsi di certificazione dedicati agli iscritti all’Albo. In particolare, ricerca, progettazione, costruzione, attuazione e revisione di processi condivisi di certificazione che rispondano all’evoluzione della professione medico veterinaria a livello nazionale e internazionale.
In concreto Certing - organismo accreditato da Accredia e costituito all’interno della Fondazione CNI - e FNOVI lavoreranno alla redazione degli schemi di certificazione proprietari di “Medico Veterinario Esperto in diversi settori dell’attività professionale”. Lo schema sarà di tipo “aperto” in analogia a quello già accreditato per altre professioni intellettuali regolamentate.
Armando Zambrano, Presidente del CNI, considera “la firma di questo accordo il punto di arrivo di un lungo percorso che ha avuto per noi diversi importanti momenti intermedi, come ad esempio l’ingresso in Accredia. Oggi l’Ordine degli ingegneri può vantare, attraverso Certing, la propria agenzia di certificazione al servizio degli ingegneri e a tutte le altre professioni”. Proprio l’ambizione ad estendere l’attività di certificazione ad altre professioni è il vero fondamento di questo accordo e di altri simili che CERTING siglerà in futuro. Lo spiega il Presidente dell’agenzia, Gaetano Nastasi, secondo il quale “l’accordo che abbiamo siglato oggi rappresenta un traguardo e al tempo stesso una nuova partenza. Sin dall’inizio del proprio mandato il CNI si è posto come obiettivo la costituzione di Certing con l’obiettivo di certificare le competenze non solo degli ingegneri ma di tutti i professionisti. Con la firma di oggi parte la sfida”.
Da parte loto i rappresentanti dei medici veterinari hanno spiegato così la scelta di affidarsi a CERTING. “Questa nostra iniziativa – ha detto Gaetano Penocchio, Presidente di FNOVI - è finalizzata a valorizzare il patrimonio di conoscenze ed esperienze professionali dei medici veterinari. La professione è enormemente cresciuta e altrettanto lo sono le aspettative dei proprietari di animali. La certificazione è una grande, innovativa e attualissima possibilità di far riconoscere le risorse e gli obiettivi raggiunti dai professionisti. Un mezzo per rispondere ad un bisogno, ovvero mettere in relazione domanda e offerta di prestazioni professionali”.
L’accordo firmato oggi sarà valido fino al 31 dicembre 2026.