Il CNI ritiene fondamentale la presenza delle professioni tecniche nelle discussioni sul Codice, in particolare sull’applicazione dell’Equo compenso
Si apprende da notizie di stampa che la Cabina di Regia sul Codice dei Contratti si riunirà martedì 25 giugno per valutare l'applicazione della norma su Equo compenso ai pubblici affidamenti. La Cabina di Regia è composta, ai sensi dell'art. 1 dell'allegato V.3, da:
- un rappresentante del Presidente del Consiglio dei ministri, con funzioni di Presidente;
- un rappresentante del MIT;
- uno del Commissario per la ricostruzione nei territori interessati dagli eventi sismici;
- uno della Struttura per la ricostruzione e sviluppo dei territori colpiti dal sisma;
- uno del MIMI;
- uno del MASE;
- uno del Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio;
- uno del MT; uno del MIC;
- uno di ANAC;
- un rappresentante della Conferenza unificata;
- uno del MIM.
Su invito del Presidente, in relazione ai temi da trattare, possono partecipare alle riunioni della Cabina di regia i rappresentanti del sistema degli enti territoriali nonché i rappresentanti delle associazioni di categoria.
Emerge, dunque, che le professioni tecniche, che rappresentano coloro che applicano il Codice, sia come pubblici funzionari che liberi professionisti, sono generalmente esclusi dai tavoli nei quali si lavora al miglioramento dell'articolato.
"La questione - dichiara il CNI - è tanto più anomala se si considera che gli Ordini sono enti pubblici sotto il controllo del Ministero di Giustizia, dunque interlocutori istituzionali più che autorevoli e qualificati. Inoltre, considerando che gli Ordini sono enti preposti al controllo dell’attività svolta dai professionisti ed alla congruità e verifica delle prestazioni svolte, è piuttosto anomalo che non vengano interpellati su una questione così importante e delicata."
Pertanto, il Consiglio Nazionale degli Ingegneri chiede alla Presidente del Consiglio Giorgia Meloni ed il Ministro Matteo Salvini, di attivare una convocazione permanente delle rappresentanze delle categorie professionali al tavolo della Cabina di Regia, a partire dal primo appuntamento nel quale si discute dell'Equo compenso, ovvero la legge frutto dell'iniziativa parlamentare promossa come prima firmataria proprio dalla Premier.