Fino a giugno 2022, ancora in un periodo economicamente non ancora molto colpito dagli effetti a boomerang delle sanzioni alla Russia, sia i servizi che la produzione industriale hanno fatto segnare un avanzamento.
Per quanto riguarda il settore industriale, infatti, l’indice complessivo relativo a questo dato è cresciuto del 6,2% rispetto al trimestre precedente (+6,2% sul mercato interno e +6,1% su quello estero). Se si osservano, però, numeri relativi ai raggruppamenti principali di industrie i dati non sono invece omogenei. A giugno gli indici destagionalizzati del fatturato hanno fatto registrare aumenti congiunturali per l’energia (+3,4%) e per i beni di consumo (+0,5%) mentre ci sono state flessioni marcate per i beni strumentali (-1,7%) e meno consistenti per i beni intermedi (-0,6%).
Corretto per gli effetti di calendario, il fatturato industriale aggregato ha fatto un balzo in avanti in termini tendenziali del 18,0%, con incrementi del 19,1% sul mercato interno e del 15,7% su quello estero. Sempre considerando gli indici corretti per gli effetti di calendario riferiti ai raggruppamenti principali di industrie, si sono visti marcati incrementi tendenziali per l’energia (+68,4%), per i beni intermedi (+23,0%) e per i beni di consumo (+14,4%), mentre questi incrementi sono stati più contenuti per i beni strumentali (+5,1%).
Il settore dei servizi, invece, sempre nello stesso periodo, essendo un settore che risente in maniera differita delle turbolenze congiunturali, ha fatto registrare un aumento, in termini tendenziali, del 17,0%, un dato importante trainato soprattutto dalla logistica e dal settore dei trasporti, infatti nel secondo trimestre 2022 si sono evidenziate crescite notevoli in tutti i settori dei servizi di ogni genere. Gli incrementi maggiori si sono registrate, sia per il Trasporto e magazzinaggio (+6,0%) che per il Commercio all’ingrosso, che commercio e riparazione di autoveicoli e motocicli (+3,8%). Gli aumenti più contenuti si sono avuti per le Agenzie di viaggio e i servizi di supporto alle imprese (+2,1%), per le Attività professionali, scientifiche e tecniche (+2,0%), per i Servizi di informazione e comunicazione (+1,1%) e per le Attività dei servizi di alloggio e ristorazione.